La Scuola delle Stelle Campioni ai Fornelli

La Scuola delle Stelle Campioni ai Fornelli

 

Da 55 anni è sinonimo di eccellenza, una scuola che sforna professionisti dell’ospitalità ed allo stesso tempo è formata da personale di altissimo livello. Un mix che ha reso l’alberghiero Artusi dal 1963 ai giorni nostri una fucina di talenti e che ha saputo acquistare sempre maggior prestigio. Carlo Cracco, Giancarlo Perbellini, Corrado Fasolato, Gianluca Tomasi, Lorenzo Cogo sono eccellenze che danno lustro e rendono attrattiva una scuola che, nonostante la posizione periferica, può contare su un migliaio di studenti. A contribuire a questo boom sono stati anche i mezzi di comunicazione e i molti programmi televisivi.

Tra i primi ad auspicare l’istituzione a Recoaro di una scuola specializzata in servizi turistici e alberghieri fu Ermenegildo Pozza, maestro elementare e patriota, nel 1866. Nel libro “Professionisti dell’ospitalità” il professor Giorgio Trivelli riporta un discorso di Pozza che affermava: «Bisognerebbe offrire la possibilità ai giovani recoaresi di apprendere in loco quei mestieri che a fronte della crescente notorietà e al rapido sviluppo della stazione termale rappresentano di fatto una straordinaria fonte di occupazione stagionale. Molti potranno impiegare i loro figli qui in Recoaro quando siano educati cuochi, camerieri, caffettieri ed altre professioni ritraendone lauta mercede, che ora passa in mano di estranei e vien tolta al paese».

Sarebbe dovuto trascorrere però quasi un secolo perché l’auspicio di Pozza diventasse realtà. Con la fine della seconda guerra mondiale e la ripresa delle attività legate al turismo, a Recoaro si iniziò a sentire l’esigenza di poter disporre di personale che avesse delle conoscenze specifiche nel settore alberghiero. Comune e albergatori istituirono di conseguenza dei corsi di formazione, l’embrione del futuro istituto alberghiero. Inizialmente l’alberghiero sarebbe dovuto nascere come sede staccata di quello di Abano Terme e avere la sede all’albergo Varese ma non andò così.

La Terme di Recoaro mise a disposizione l’hotel Dolomiti e il primo preside fu Giovanni Bianchi. L’inaugurazione ebbe luogo il 14 ottobre alla presenza del senatore vicentino Giorgio Oliva e del conte Gaetano Marzotto. Gli studenti erano 48 e una decina gli insegnati. Chi proveniva da fuori Recoaro poteva soggiornare nell’hotel con tariffe agevolate. La scuola tornava ad essere a tutti gli effetti un albergo alla fine delle lezioni. Dal 64-65 gli alunni furono oltre cento, la metà da fuori paese. Nel 1974 gli iscritti erano duecento, nel 1985 salirono a 500 fino al migliaio di oggi.

Alcune aule si ricavarono all’interno di villa Tonello: sei locali oltre alla segreteria e alla presidenza. Dopo un iter di alcuni anni il 13 febbraio del 1975 iniziarono i lavori per la nuova sede dell’istituto in località Pralonghi che cominciò ad ospitare le lezioni dopo le vacanze pasquali del 1977 con la fine dei lavori delle tubature del metano. Gli allievi erano 218, provenienti da tutto il nord Italia, tre anche dall’estero. Alla realizzazione della nuova scuola aveva profuso grandi energie, tempo e passione il preside Bruno Cisotto. Già dal 1979 si cominciò a parlare di un nuovo ampliamento e i lavori ebbero inizio nel 1984. Si costruirono otto nuove aule disposte su due piani, e un’ampia area coperta per attività di vario genere. Nel 1983 nel frattempo, a vent’anni esatti dalla nascita, divenne ufficiale il nome della scuola istituto professionale alberghiero di stato Pellegrino Artusi in onore del grande gastronomo forlivese autore del celebre ricettario “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene”. L’ultimo ampliamento risale al 2008 con un investimento di un milione di euro e la costruzione di una nuova ala di quattro piani con aule, auditorium, palestra, laboratori, locali ad uso amministrativo quali presidenza.

L’Artusi nel frattempo non smette di stupire. Alla fine dello scorso anno ha aperto in via Roma il ristorante didattico dove lavorano e fanno esperienza gli alunni di quarta. Gli indirizzi coinvolti sono cucina e sala con un giro di 200 ragazzi. In particolare si alternano due classi al giorno vale a dire circa 45 ragazzi con i loro insegnanti. Il ristorante, 80 coperti, è aperto dal martedì al venerdì a mezzogiorno mentre alla sera sono organizzati eventi. Con quanto si ricaverà si andranno a coprire le spese ed eventuali soldi in cassa saranno usati per migliorare la scuola. La scuola di Recoaro anche in questo modo punta a rimanere un’eccellenza.

L’Artusi sorge ancora a Recoaro nonostante nell’estate del 2009 l’istituto abbia rischiato di sdoppiarsi con una sede a Vicenza. Nell’occasione Consiglio comunale e categorie economiche avevano fatto quadrato per evitare che lo spostamento desse il via ad una emorragia di iscritti. Nonostante la successiva apertura dell’indirizzo alberghiero all’istituto Almerigo Da Schio a Vicenza l’Artusi continua la sua prestigiosa storia.

Giornale di Vicenza del 24 giugno 2018