Marco, sommelier d'argento: a 21 anni sul podio nazionale


Giovanissimo ma già tra i migliori sommelier d'Italia. Anzi subito alle spalle del migliore uscito dalla 26a edizione del trofeo Rastal, organizzato dalla Federazione italiana sommelier albergatori ristoratori, che si è svolto all'acquario di Livorno. Il valdagnese Marco Ongaro è riuscito, a 21 anni e un diploma di sommelier conquistato a gennaio, a piazzarsi al secondo posto tra gli otto finalisti provenienti da tutto lo Stivale.

Un volto che non è nuovo al nostro giornale: nel 2017, era stato intervistato dopo essere riuscito a portare a casa il 110 e lode all'alberghiero Artusi di Recoaro. E da dove l'avevamo lasciato di strada ne ha fatta. «Dopo il diploma in sala e vendita non avevo le idee chiare - spiega emozionato il giovane sommelier - Proprio per prendermi del tempo ho frequentato i tre livelli del corso della Fisar di Vicenza. Poi ho deciso di iscrivermi alla facoltà di enologia e viticoltura della Fondazione Edmund Mach a San Michele all'Adige, collegata all'ateneo di Trento. Oggi tra un esame e l'altro porto avanti la mia passione».

 

E se durante gli studi superiori Ongaro aveva già messo a segno un primo posto a Cuneo al concorso nazionale per gli istituti alberghieri per "sala e vendita" ed un secondo a Treviso per "cocktail bar", sollevare il calice simbolo del trofeo Rastal è stata una grande soddisfazione: «Non ho ancora festeggiato perché il concorso si è svolto in un periodo di esami all'università, ma tra un paio di settimane stapperò la bottiglia con i colleghi della delegazione. Un sogno? Vorrei proseguire nel mondo vino, ma non so ancora come. Un futuro legato alla sommellerie? Magari nell'insegnamento per trasmettere conoscenza e passione». 

Veronica Molinari

Giornale di Vicenza