Integrazione e Inclusione degli Alunni con Disturbi Specifici dell’Apprendimento Disabilità

L’Istituto “Pellegrino Artusi” è attento all’integrazione e all’inclusione di tutti gli alunni e si attiva per fornire le risposte educative e didattiche individualizzate e personalizzate più opportune nei confronti degli alunni con D.S.A. e delle loro famiglie nel rispetto della legge regionale 04 marzo 2010, n. 16 e della Legge 170/2010, integrata dal Decreto Ministeriale n. 5669 del 12 luglio 2011 e delle annesse Linee Guida.

Tali interventi, concordati e sottoscritti dal Consiglio di Classe assieme alla famiglia (anche all’alunno, se maggiorenne), ed esplicitati nel Piano Didattico Personalizzato, sono effettuati nel rispetto della persona nella sua individualità e garantiscono le condizioni ottimali nelle quali gli alunni con D.S.A. possano utilmente realizzare loro persona nella scuola, nel lavoro e nella società.

Modalità operative.

All’interno dell’Istituto è predisposta un’azione di monitoraggio da parte del Dirigente Scolastico e dei suoi collaboratori e di supporto da parte del referente per i D.S.A. ai colleghi docenti. L’azione coordinata e contemporanea di più figure professionali è intrapresa regolarmente con lo scopo di migliorare ulteriormente il grado delle specifiche iniziative adottate, volte a facilitare l'apprendimento, a favorire il successo formativo e a garantire il pieno sviluppo della persona con D.S.A.

Il successo formativo.

Nell’ottica di un miglioramento qualitativo della didattica e di una personalizzazione e individualizzazione dell’insegnamento/apprendimento per tutti gli alunni, nessuno escluso, con l’atto d’indirizzo del Dirigente Scolastico per la predisposizione del Piano Triennale dell’Offerta Formativaex art.1, comma 14, legge n.107/2015, il nostro Istituto ha deciso di potenziare la didattica laboratoriale e collaborativa. Tale metodologia, infatti, ha il pregio di prevedere un ruolo più attivo da parte degli studenti nel processo di acquisizione di conoscenze, abilità e competenze rispettandone i loro tempi e stili di apprendimento, facilitando l’apprendimento stesso e garantendo pari opportunità di successo formativo a tutti, anche e con particolare riferimento agli studenti con D.S.A. e altri bisogni educativi speciali.

Normativa di riferimento

(Linee Guida per il Diritto allo Studio degli Alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento, 12 luglio 2011;

Decreto MIUR N. 5669; Decreto del Presidente della Repubblica 23 luglio 1998, n. 323

Regolamento degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore; 

D.P.R. n. 122 del 2009, “Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni” ;

legge 170/2010, “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico”;

Legge Regionale del Veneto 04 marzo 2010, n. 16 Interventi a favore delle persone con disturbi specifici dell'apprendimento (DSA) e disposizioni in materia di servizio sanitario regionale;

Circolare Ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013;

Circolare Ministeriale 5 ottobre 2004, Prot. n 4099/A/4 “Iniziative relative alla Dislessia”;

Circolare Ministeriale Prot.n.26/A 4a del 5 gennaio 2005, “Iniziative relative alla Dislessia”;

Circolare Ministeriale Prot. n.1787 del 1 marzo 2005, “Esami di Stato 2004-2005 -Alunni affetti da dislessia”;

Circolare Ministeriale Prot. n° 4798/ A/4a, 27 luglio 2005, “Attività di programmazione dell’integrazione scolastica degli alunni disabili da parte delle Istituzioni scolastiche - Anno scolastico 2005-2006”;

Nota 10 maggio 2007, Prot. 4674, “Disturbi di apprendimento – Indicazioni operative”;

Comunicazione USR Lombardia 3/11/04, prot. 13987, “Dislessia e DSA: strumenti compensativi e misure dispensative”;

Circolare Ministeriale n. 50 prot. n. 5338/R.U.U, Schema di regolamento MIUR del 13.03. 2009 concernente “Coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia, ai sensi degli articoli 2 e 3 del decreto legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito con modificazioni dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169”;

Ordinanza Ministeriale n. 11 Prot. n. 320 del 29 maggio 2015, “Istruzioni e modalità organizzative ed operative per lo svolgimento degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria di secondo grado nelle scuole statali e non statali. (Anno scolastico 2014/2015”).

Le forme di verifica e la valutazione.

Si tiene conto delle “specifiche situazioni soggettive” (Art. 10, par. 1, DPR n. 122 del 2009) e si attuano “modalità di verifica e valutazione adeguate e coerenti” (par. 6.4, Linee Guida per il Diritto allo Studio degli Alunni e degli Studenti con Disturbi Specifici di Apprendimento del 12 luglio 2011).

Verifica: possibilità di lettura degli item dei test, delle consegne dei compiti, delle tracce dei temi o dei questionari a scelta multipla da parte dell’insegnante.

Prove intermedie/formative: uguali agli altri, ma con tempi più lunghi; nell’ambito degli obiettivi disciplinari previsti per la classe, prove con minori richieste; prove adattate nella modalità di strutturazione (art. art. 6 comma 2 del D.M. 5669 del 2011. Le prove adattate (es. scelta multipla piuttosto che domanda aperta, vero o falso) sono considerate in un percorso di autonomia e sono progressivamente estinte. Non sono possibili in sede d’esame di Stato) possibilità di svolgere prove informatizzate; compensazione di verifiche scritte con prove orali; strutturazione dei problemi per fasi, in riferimento alla disciplina di Matematica; uso di mediatori didattici (mappe concettuali e schemi), durante le prove scritte e orali;verifiche orali programmate e concordate con l’alunno/a; possibilità di svolgere verifiche orali a compensazione di quelle scritte, anche e soprattutto per la lingua straniera.

Valutazione: sono considerati i progressi compiuti, l'impegno profuso, le conoscenze apprese e le strategie operate per migliorare il grado di autonomia;il contenuto ha maggiore importanza della forma; non sono valutati gli errori ortografici e di spelling; non sono valutate imprecisioni nell’uso della terminologia specifica; sono valutati i procedimenti e non i calcoli nella risoluzione dei problemi; le prove orali hanno maggiore considerazione rispetto a quelle scritte; nelle lingue straniere si tiene conto della trasparenza fra lingua scritta e orale; si dà più rilievo, in fase di produzione nelle lingue straniere, alla capacità di farsi comprendere in modo chiaro, anche se non del tutto corretto grammaticalmente.

Allegati

Piano Inclusione 2021-22.pdf

Integrazione e Inclusione degli Alunni con Disturbi Specifici dell’Apprendimento Disabilità